RESI-DANCE – Teatro delle Arti Lastra a Signa,Firenze

RESI-DANCE – Teatro delle Arti Lastra a Signa,Firenze

Riparte il progetto Resi-Dance, programmazione di spettacoli di danza, a cura della Compagnia degli Istanti/Compagnia Simona Bucci, al Teatro delle arti di Lastra a Signa, in collaborazione con Teatro popolare d’arte.

19 novembre ore 21.00 e 27 novembre ore 17, Resi-Dance ospita Moving Stories, festival di danza e letteratura, a cura della compagnia Adarte, direzione artistica di Paola Vezzosi, giunto alla sua V edizione.

PROGRAMMA
19 novembre 2021 ore 21.00

COMPAGNIA DEGLI ISTANTI
Intimo Abitare
Ideazione, coreografia e interpretazione Anna Balducci
Disegno luci Gabriele Termine
Produzione Compagnia degli Istanti/Compagnia Simona Bucci

È una ricerca intenta a dare una forma a un percorso verso la ri-educazione al sentire.
La nostra prima abitazione-corpo accoglie memorie, frammenti di vita, emozioni, passioni, sentimenti che se ascoltati in modo consapevole ci consentono di restare in collegamento sensibile e vivo con ciò che siamo e con ciò che c’è.
Letture di poeti, filosofi e il ritrovamento di una valigia piena di lettere d’amore scritte durante la seconda guerra hanno sostenuto in modo potente questo viaggio verso l’intima parte del cuore.
“Per esserci non basta vedere, pensare, agire, ma è necessario sentirsi vedere, sentirsi pensare, sentirsi agire” Maria Zambrano;
“Esiste ciò che conosciamo, che è limitato. Esiste ciò che sentiamo, che è infinito” Christian Bobin; “Qualche volta mi sorprendo a non credere quasi a questo amore che sento così legato alla mia vita. Non ho fatto niente per meritarlo e a questa distanza solo queste righe possono farmi ancora amare da te” Raffaella Bernardini, mia nonna

DANCEHAUS COMPANY
24,42
Vegliate dunque
di Matteo Bittante
Danzatori Giovanni Leone e Matteo Bittante
Musiche cs. Kalotas | K6 – Girls in Airports – Lowtec – Tom Ashbrook
Sound design & Mix: Chris Costa
Costumi Tom Rebl
Produzione DANCEHAUSpiù
Vincitore del Bando Next 2020 di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo

Cifre che crescono e decrescono al quadrato e radice quadra, che si incontrano a metà per un attimo di vita brevissimo. Sono il figlio e il padre, gli amanti, i gemelli siamesi uniti per il fianco, il viaggiatore e il mentore. Il primo numero in ascesa, dirompente, curioso, coraggioso, affamato di vita. Il secondo in discesa, consapevole, generoso, sazio. Due età dell’uomo incastrate in una croce chiastica che ruota vorticosamente sul perno del continuo cambiamento.
Come un Cristo contuso tra le braccia di una Addolorata piangente dalle nocche abrase, 24 cade, muore e infine risorge sotto lo sguardo indagatore della torcia di 42, che lo trova in un cratere nudo come un verme e gravido di rabbia. I due uomini intraprendono insieme un viaggio fugace, breve quanto il momento irripetibile di eclissi totale tra un oggetto celeste in fase crescente e uno in fase calante. Il percorso porterà 24 al primo compimento della maturità, il perdono, e 42 all’accettazione di una nuova età al margine della giovinezza esaurita, giovinezza che cessa di essere un trofeo da rincorrere e invidiare trasformandosi in rinnovata energia da tramandare, per non morire, mai.

COMPAGNIA FRANCESCA SELVA
OPPIO2.0
Coreografia Francesca Selva
Interprete Silvia Bastianelli
Coproduzione Gekken Theatre Kyoto, Istituto Italiano Cultura Tokyo
Collaborazione Festival Monodrama, Festival Nu, Festival Visioni, Nao Performing Arts Milano, Dancebase Edimburgo
Menzione speciale Festival Avignon OFF

Il mito greco è la fonte di ispirazione di questo assolo.
ll papavero è il fiore dedicato alla dea Demetra; solo bevendone il succo, poteva trovare consolazione alla straziante perdita della figlia. Come lei anche la protagonista di “Oppio” è
invasa dallo stesso insopportabile e straziante dolore. Cerca una via d’uscita. Ma la fuga è
impossibile. L’oppio che le avvolge l’anima, leggero come una piuma, è solo un inganno.
Nuda sulla scena, preda dell’angoscia e della paura. Con il dolore che resiste e persiste,
nonostante tutto.
“OPPIO is the gem of the Festival AvignonOff” (Philippe Verriele)

A seguire incontro col pubblico

 

27 novembre 2021 ore 17.00

COMPAGNIA ADARTE
Aldilà della quarta parete – Perdutamente
Ideazione regia e coreografia Paola Vezzosi
Interpreti Lorenzo Di Rocco e Isabella Giustina.
Disegno luci Luca Chelucci
Produzione ADARTE
Col Sostegno di MIC-Spettacolo dal vivo e Regione Toscana-Settore Spettacolo

Un focus sul processo creativo e sulla compagnia Adarte che presenta “Perdutamente”, duetto ispirato alla coppia di amanti più celebre della letteratura resa celebre dalla penna di William Shakespeare: Giulietta e Romeo. Si immagina un possibile post mortem di Giulietta e Romeo e di chi si amò “da morire”.
La visione della coreografia avverrà in forma di dialogo interattivo col pubblico invitato a discutere con la coreografa e gli artisti dell’estetica proposta e della modalità in cui il linguaggio della danza possa riflettere la visione immaginifica scaturita dal testo letterario.
Il duetto è il nucleo di partenza per lo sviluppo in una produzione corale che è in fase di creazione e debutterà nel 2022.

INFO e PRENOTAZIONI
La prenotazione è obbligatoria per gli spettacoli teatrali.
E’ da effettuare tramite mail all’indirizzo biglietteria@tparte.it oppure chiamando al numero tel. 055 8720058

(Si ricorda che per assistere agli spettacoli vige l’obbligo del green pass).

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