Martedì 3 Settembre ore 20:00 – Villa Colle Pere, Matelica (MC)

X
Olimpia Fortuni/Katatonic Silentio

Concept Olimpia Fortuni
Musica Katatonic Silentio
Interpreti Olimpia Fortuni, Katatonic Silentio
Studio delle pratiche sciamaniche Corinna Ciulli
Coproduzione Sosta Palmizi, Fondazione Fabbrica Europa
Sostegno residenziale Olinda/TeatroLaCucina

Foto Luca Del Pia

 

Suono, movimento, architetture naturali e artificiali sono strumenti di questo complesso studio compositivo: un dono X (per) chi partecipa e X (per) chi ospita. La sintesi è fatta per il pubblico, X (per) è un simbolo le cui due linee che si incrociano sono il ponte per entrare in comunicazione con l’altro. Suono e Corpo sono il viaggio, la musicista e la danzatrice nel ruolo di ricercatrici/esploratrici sono il tramite (X – per) che accompagna gli spettatori/viaggiatori in un luogo altro per tornare carichi di un’esperienza sensoriale che gioca in un saldo equilibrio tra reale e surreale.
Una performance in continua trasformazione grazie al margine di non-definizione che permette una ricerca costante: attraverso l’arte due donne in scena danzano e suonano nel giusto contrappeso tra spirito e materia per manifestare un’energia che armonizza e quindi cura.

 

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A/WAY HOME
Carlos Aller e Cecilia Bartolino

Direttore artistico Carlos Aller
Coreografia Carlos Aller in collaborazione con Cecilia Bartolino
Danzatori Carlos Aller, Cecilia Bartolino
Con il supporto di Compagnia degli Istanti/Compagnia Simona Bucci, Fondazione CR Firenze, Centro Coreografico De La Gomera
Residenza Face Off Resi-Dance 2024 – Teatro delle Arti, Lastra a Signa (FI)

 

Photo Giampaolo Becherini

 

In “A/way Home” siamo testimoni di come il superamento delle sfide rafforzi gli individui e metta in evidenza la parità di genere. Due personaggi mostrano uguale determinazione, incarnando la fragilità e la resistenza contro le ingiustizie della società. Traendo ispirazione dai paesaggi urbani delle principali città del mondo, la performance richiama la favola di “Lilli e il Vagabondo”. Il pezzo sfida le norme di genere e le strutture gerarchiche che emarginano i meno privilegiati, illustrando la capacità delle donne di fornire sostegno fisico ed emotivo agli uomini ma sottolineando al tempo stesso l’importanza che gli uomini abbraccino la sensibilità e la vulnerabilità. Continuando la ricerca di Carlos Aller e Cecilia Bartolino sulle complessità della società, la storia ritrae temi come l’emarginazione e la diseguaglianza economica e auspica una società in cui tutti siano trattati con dignità indipendentemente dalla loro provenienza, genere, razza o classe sociale. “A/way Home” esorta quindi gli spettatori a coltivare empatia e comprensione, apprezzando la forza e le capacità di ogni individuo.