PEACEFUL PLACES

Category
Agnese Lanza, Margherita Landi, Nuove Produzioni Adulti

Coreografia e concept Margherita Landi e Agnese Lanza
Coproduzione Compagnia degli Istanti/Giardino Chiuso
Regia VR e concept VR Margherita Landi
Post Produzione Sasan Bahadorinejad e Cosimo Lombardelli
Cast video 360 Mirko Cuttini, Sara Della Mora, Margherita Landi ,Agnese Lanza, Iris Pellizzari, Armando Puicher, Daria Rizzardi, Giada Rossi, Anna Toscano, Enea Zancanaro

Video prodotto da Gold Enterprise
Con il sostegno di Dialoghi/Residenze delle arti Performative a Villa Manin, Festival Contaminazioni Digitali, PimOff, Compagnia Giardino Chiuso.

Finalista premio Artkeys. Premio Auggie Award Best Art 2021, Santa Clara, CA. Finalista Short International Film Festival, Trieste SemifinalistaDumbo Film Festival, NY.

 

Peaceful Places è un’installazione partecipativa e inclusiva, innovativa non solo per l’utilizzo di una tecnologia immersiva, ma anche per un utilizzo della Realtà Virtuale completamente diverso dal consueto, capace di ridefinire il rapporto tra pubblico e performer: una performance (dentro il visore) genera una performance (quella dei fruitori) che mostra gesti umani, naturali eppure profondamente sentiti. “ E’ profondamente poetico per noi mostrare un’umanità attenta, concentrata, emozionata. Un messaggio politico che sposta l’attenzione dalla prestazione e dal virtuosismo performativo sul sentire, sull’inclusione. Nel nostro lavoro chiunque può generosamente donare la bellezza del proprio gesto”
(Margherita Landi)

In contrasto con l’immagine dei corpi come armi, immagine che è stata utilizzata da vari pensatori per definire il rapporto con l’altro durante la pandemia mondiale, Margherita Landi e Agnese Lanza propongono l’immagine di corpi come luoghi pacifici (Peaceful Places). Un modo per guarire un trauma profondo che tutti abbiamo vissuto. Dopo aver scansato tanti corpi negli ultimi anni, finalmente abbiamo l’opportunità di condividere un momento di
vicinanza. Una danza morbida e tenera per cambiare il mondo.

 

C’è qualcosa che tocca tutti noi nel momento in cui siamo in grado di lasciar andare le nostre resistenze e condividere un abbraccio. La pandemia mondiale ha distrutto la nostra fiducia in questa semplice azione. Peaceful Places (i luoghi pacifici) sono gli spazi tra le nostre braccia. Possiamo imparare ad abbracciare di nuovo?
L’abbraccio è un gesto che tutti conosciamo e condividiamo da quando siamo nati. Stare in un abbraccio costringe a confrontarci con le nostre vulnerabilità, a volte con la scomodità della vicinanza, ma può anche aprire uno spazio temporale in cui possiamo permetterci il lusso di rallentare e finalmente ascoltare noi stessi.

Peaceful Places permette a tutti di trasformare il proprio stato emotivo in movimento, allenando la propria empatia e il corpo ad abbracciare. Persone reali, con veri legami emotivi, guidano il movimento del fruitore condividendone la tenerezza, diventando personaggi archetipici con cui tutti possiamo identificarci.
Un’esperienza di vicinanza, grazie a coppie reali e ai loro corpi, e allo stesso tempo un’esperienza di assenza, di solitudine, perché il tocco e l’interazione sono solo immaginati.
Un’azione immaginata comunque non è meno reale per la nostra mente. Il movimento che perde la sua funzione diventa simbolico, astratto, diventa danza.